Alcuni addetti ripuliscono il portone dopo il lancio di
uova dei pulizieri della Multiservizi che ...
Giuseppe
Bonaccorsi
Vertenza pulizieri, per Unicobas e Asal «si torna al punto di
partenza». I segretari Tomasello e Fragapane, in una nota inviata al sindaco
Stancanelli, al prefetto Santoro, alla Multiservizi e all'ufficio del Lavoro
denunciano il mancato rispetto dell'accordo illustrato in Prefettura poche
settimane fa e ribadiscono lo stato di agitazione dei lavoratori. Tomasello e
Fragapane sostengono che dal carteggio tra il ministero alla Pubblica
istruzione, il sindaco e le altre parti in causa «non risulterebbe l'intera
copertura finanziaria per garantire le 36 ore a tutti i 459 pulizieri di Catania
e provincia». Il risultato di questo nuovo stallo nella vertenza, che sembrava
già superata, è anche il mancato avvio del servizio di pulizia nelle scuole,
alcune delle quali sarebbero senza pulizieri da settimane. «Purtroppo - spiega
Tomasello - dalle carte in nostro possesso si evince che i fondi stanziati dal
ministero potrebbero garantire lo stipendio intero soltanto a poco più del 50%
della forza lavoro interessata al nuovo appalto. Ad occhio e croce su 459
lavoratori complessivi coinvolti nella vertenza i fondi stanziati dal ministero
potrebbero garantire 36 ore soltanto a 259 pulizieri. Ci siamo chiesti: e gli
altri duecento che fine fanno? Li lasciamo a 16 ore? Non è che possiamo fare una
cernita tra lavoratori favoriti e non. Lo stanziamento deve garantire equamente
tutti i pulizieri: sia i 181 della Multiservizi sia gli altri. E' chiaro che di
fronte a un pasticcio simile - hanno concluso Tomasello e Fragapane - noi non
siamo disposti a firmare alcun accordo».
Per i due sindacalisti si torna
quindi al punto di partenza. Ma come uscire da una situazione che rischia di
esasperare nuovamente gli animi dei lavoratori? Dalla Multiservizi si dice
soltanto di «attendere l'ufficializzazione dell'accordo». Dal Comune arriva la
notizia che il sindaco ha nuovamente contattato la direzione del ministero della
Pi dalla quale avrebbe ricevuto piene garanzie che a breve si procederà a
stanziare ulteriori risorse per la copertura intera delle ore lavorative di
tutti i pulizieri.
«Per Unicobas e Asal - hanno spiegato i due segretari - ci
voglioni notizie chiare e certe e l'unica strada è riconvocare in Prefettura un
tavolo tecnico per procedere a una ricognizione delle risorse disponibili.
Comunque il Comune, la Dussmann, l'Ufficio del lavoro devono dirci quali norme
intendono applicare per garantire le 36 ore a tutti i lavoratori coinvolti,
nessuno escluso».
Intanto la protesta non si ferma. Alcuni giorni fa un
gruppo di pulizieri della Multiservizi ha manifestato davanti al Comune
lanciando uova contro il portone principale.
12/03/2011