Giuseppe Bonaccorsi
Hanno occupato l'aula consiliare fino alle 22, poi
sono andati via dopo avere ottenuto dal presidente del Consiglio comunale
l'assicurazione di potere tenere un'assemblea, lunedì prossimo, nell'aula
consiliare. Marco Consoli ha accolto la proposta dei sindacati e, in segno di
solidarietà con i lavoratori, ha rinviato la seduta fissata per lunedì.
I
lavoratori, dopo due giorni, hanno così lasciato l'aula e il concentramento in
piazza Duomo, davanti al portone del municipio presidiato dalle forze
dell'ordine e dai vigili urbani come ai tempi di Scapagnini. I 180 lavoratori
della Multiservizi, che dovrebbero essere assunti dalla Dussmann, azienda che ha
vinto l'appalto per le pulizie nelle scuole, hanno sospeso, almeno
temporaneamente, l'assemblea permanente alla quale hanno preso parte, anche di
notte, i rappresentanti di Unicobas, Franco Tomasello, di Asal, Biagio Fragapane
e di alcuni consiglieri comunali. I pulizieri chiedono di restare nella
Multiservizi e di mantenere il monte ore che, per la riduzione delle risorse
decise dal ministero della Pubblica istruzione, dovrebbe essere ridotto del 50%.
Unicobas e Asal hanno, tra l'altro puntualizzato, che i lavoratori non
accetteranno né licenziamenti, ne riduzione d'orario.
In una città che è
«affamata» di lavoro e dove le vertenze si moltiplicano, lo spettro di dovere
andare avanti con uno stipendio dimezzato ha spinto i pulizieri alla prima
azione «forte». Inoltre c'è da districare anche la questione della legittimità
del «passaggio» dalla Multiservizi alla Dussman. I lavoratori sostengono che,
essendo stati assunti da una società partecipata del Comune, devono essere
equiparati agli impiegati comunali. Il Comune, al contrario, col conforto della
legge, non la pensa in questo modo e anche questa «differenza» rende difficile
la soluzione della vertenza.
La vicenda ieri è stata affrontata in un tavolo
tecnico convocato in Prefettura. Presente il sindaco Raffaele Stancanelli, i
rappresentanti sindacali di categoria e il Prefetto, Vincenzo Santoro. A
conclusione della riunione le parti hanno concorderemente ritenuto di chiedere
all'Ufficio scolastico provinciale la concessione di una ulteriore proroga al 28
febbraio di tutte le procedure di subentro della nuova ditta aggiudicataria
dell'appalto.
Visto che le risorse per mantenere lo stato dei livelli
occupazionali attuali non ci sono per i tagli ministeriali, tra le parti si è
pensato di ricorrere alla cassa integrazione in deroga per coprire il «vuoto»
economico che manca e consentire così ai lavoratori di continuare a svolgere le
stesse ore lavorative e percepire lo stesso stipendio fin qui garantito dalla
Multiservizi.
«Adesso - spiega Rita Ponzo della Fiascat Cisl presente alla
alla riunione - gli ammortizzatori in deroga devono essere rifinanziati dalla
Regione, ma l'accordo Stato-Regione per il 2011 ancora non c'è». Però davanti a
un problema che rischia di diventare di ordine pubblico e con un Consiglio
comunale e un Comune «paralizzati», tutte le parti indistintamente sono chiamate
a trovare una intesa che risolva al più presto la vertenza. Lunedì prossimo,
sempre in Prefettura, il «tavolo tecnico» si riunirà nuovamente per fare una
ricognizione delle risorse necessarie. Successivamente, se l'iter verrà
considerato idoneo, tra i sindacati e i rappresentanti della Dussman si dovrebbe
arrivare alla firma di un accordo che sarà inviato all'Ufficio del Lavoro che a
sua volta provvederà a trasmettere la richiesta di cassa integrazione alla
Regione.
Ieri nel corso dell'incontro il sindaco avrebbe parlato a Palermo
con i responsabili dell'ufficio competente per le richieste di «cassa». Gli
uffici avrebbero manifestato la disponibilità ad esaminare il fascicolo. Si sta
cercando di trovare una soluzione, ma questa, è stato detto durante la riunione,
può essere trovata sempre che i lavoratori si dichiarino favorevoli al loro
trasferimento dalla Multiservizi alla Dussman, condizione questa che sino a
questo momento non è affatto condivisa dai diretti interessati.
Intanto
alcuni esponenti consiliari si schierano a fianco dei lavoratori e acuiscono le
divergenze. Per il vicepresidente del Consiglio Puccio la Rosa
«L'amministrazione ha il dovere di mantenere nella Multiservizi i 180 pulizieri.
Trovo sgradevole e pericoloso - scrive La Rosa - che la Giunta Stancanelli non
riesca a recuperare 280 mila euro al mese per garantire 180 lavoratori che
rischiano il futuro. Il sindaco rinunci a consulenti, capi di Gabinetto esterni
e portaborse e destini le somme a questi lavoratori». Per Manfredi Zammataro de
La Destra: «E' indegno il trattamento riservato ai pulizieri che si ritrovano ad
aver negato qualunque diritto. Ribadiamo all'amministrazione e ai vertici
dell'azienda la necessità di affrontare seriamente questa ennesima emergenza di
lavoro, valutando tutte le possibilità per risolverla nel migliore dei
modi».
19/02/2011