(Stralci del documento originario)
Abbiamo scioperato il 31 Ottobre con i Cobas, scioperemo il 12 Novembre con la Cgil, con la Gilda, l’Unicobas e i Cubscuola.
Le misure sulla scuola proposte dal Governo nella Finanziaria 2002 sono state moderate nei recenti incontri tra la Ministra dell’Istruzione e i sindacati Confederali, Gilda e Snals, ma continuano a mantenere piena efficacia nel dequalificare la scuola pubblica.
Queste misure sono state interamente accettate dallo Snals, non accettate
dalla Cisl e Uil per la sola parte finanziaria del recupero della inflazione
programmata, non accettate interamente dalla Cgil e dalla Gilda
Queste disposizioni d’altra parte, non si può non rilevare,
sono il nuovo punto di partenza per gli obiettivi organizzativi della Finanziaria
del prossimo anno che tenderà a recuperare e ad approfondire le
iniziali disposizioni, ma risultano, come si evince dall’esame del testo
al Senato, confermate nel loro impianto iniziale finanziario comportando
risparmi per 1.400 miliardi.
Approvata la Finanziaria dal Parlamento, sarà aperto contro
la scuola pubblica un nuovo fronte con la trasformazione degli Organi collegiali
da istituti deliberativi in istituti consultivi; la direzione della scuola
sarà affidata interamente al dirigente-manager e al suo staff.
Questa politica scolastica avvia la demolizione della centralità
della scuola pubblica e la sua trasformazione in componente della “Scuola
Libera” italiana, come usano definire la propria scuola i nuovi Poteri
governanti ( Confindustria, Forza Italia, la Compagnia delle Opere, ecc.).
(A riguardo è interessante consultare il disegno di legge 3414/2000
di riforma della scuola di F.I. presentata da 113 parlamentari nella scorsa
legislatura alla Camera dei deputati.)
Per questa parte politica la scuola pubblica è obsoleta, ha
troppi insegnanti, costa troppo e soprattutto è slegata dal mondo
della economia e non prepara ai valori, alle conoscenze e alle competenze
necessarie alla nuova classe dirigente.
A questa parte non interessa il miglioramento qualitativo di tutta
la scuola italiana; coerente con la visione non ugualitaria, elitaria e
gerarchica della società, vuole introdurre la qualità solo
per una parte dell’utenza, la cui centralità sarà occupata
dalle scuole private .
Insegnanti e sindacato
Il corpo docente è stato sinora a livello professionale e sindacale
molto debole, ma in questi ultimi tempi velocemente sta maturando la consapevolezza
del significato e del ruolo della politica scolastica dell’autonomia, di
alcune sue ambiguità e contraddizioni e dell’attuale nuovo corso.
Alle recenti elezioni delle Rappresentanze sindacali di base i diversi
sindacati hanno riportato a livello nazionale, su 789.691 voti, riferiti
alla quasi totalità delle scuole, i seguenti risultati percentuali:
Cgil 27.07%, Cisl 22.81%, Snals 18.92%, Uil 11.87%, Gilda/Unams 11.21%,
Cobas 6.04%.
La nostra opposizione di docenti democratici a questa politica e alle
misure predisposte deve essere forte e di massa, così come deve
esser forte e di massa la nostra proposta per una scuola per la cultura
di tutti, una scuola che deve svolgere e migliorare il suo ruolo istruttivo
e formativo, una scuola pubblica di uguali e plurale che formi persone
capaci di scegliere in autonomia e solidarietà il futuro e che dia
il suo contributo al progresso della società .
Lo sciopero generale e di massa a riguardo è una delle iniziative fondamentali.
Sciopero generale unitario
Anche nel nostro Istituto già dal 12 Ottobre l’assemblea sindacale promossa dalla Rsu indirizzava un invito ai maggiori sindacati per uno immediato sciopero unitario e a lasciare in secondo piano, al dopo, le differenze e le divisioni che ci sono e che ci saranno, “Prima fermiamo la Finanziaria”.
Allo sciopero generale unitario non si arrivati.
Ogni sindacato esprime e rappresenta in modo particolare una parte del
corpo scolastico, un periodo e un movimento di sindacalizzazione, una accentuazione
politica, che ancora rimangono lontano, ma almeno le organizzazioni che
si sono trovate d’accordo nel respingere la politica e le misure della
Finanziaria, Cobas, Cgil, Gilda, avrebbero dovuto essere unite anche nello
sciopero.
A riguardo il sindacato di base che si va costruendo con le Rsu, ,
non è stato da nessuna organizzazione consultato. Le Rsu hanno iniziato
in molte scuole un confronto vero sui reali problemi e sviluppano collegamenti
e unità molto più dei vertici.
Il 19 Ottobre ha scioperato l’Unicobas, per il 31 Ottobre è stato indetto lo sciopero dei Cobas, per il 12 Novembre è stato indetto una giornata di sciopero della Cgil, Gilda e Unicobas, sempre per il 12 Novembre Cisl, Uil hanno indetto un’ora di sciopero; il sindacato Snals ritenendosi soddisfatta dalle disposizioni non partecipa o non indice alcuna astensione dal lavoro.
Da una parte quindi i Cobas che stabiliscono subito la propria data
di sciopero, dall’altra la Cgil che per rimanere inserita nelle procedute
ministeriali della conciliazione e mantenere il legame con la Cisl, Uil
e Snals, arriva solo al 26 Ottobre a indire lo sciopero.
La divisione è ulteriormente approfondita dai Cobas che in un
comunicato ufficiale del 26 Ottobre, dopo che la Cgil e Gilda indicono
il loro sciopero, dichiarano: “ Piuttosto che realizzare l’unità
della categoria contro la finanziaria, Confederali Gilda e Snals preferiscono
frammentare e disperdere il fronte di lotta”.
Se ogni sindacato fa riferimento solo alla propria organizzazione e
non anche alla possibile unità della maggior parte della categoria,
questa volta possibile sulla Finanziaria, il corpo insegnante riuscirà
a farsi valere sempre molto poco.
Se ogni sindacato inserisce in primo piano nella piattaforma analisi
e obiettivi più politici/partitici che sindacali o obiettivi sindacali
generali che connotano le differenze, il collegamento e l’unità
sono impossibili. ( Esempio, i Cobas per lo sciopero anche contro la partecipazione
dell’Italia alla la guerra o contro la riforma dei cicli scolastici, ecc.)
Due scioperi
Per dare un contributo di massa all’opposizione, perchè lo sciopero è tale ed è efficace se è di massa, ponendo in primo piano ciò che unisce, perchè questo è necessario fare in questa fase sindacale, abbiamo aderito sia allo sciopero dei Cobas del 31 Ottobre, sia allo sciopero della Cgil, Gilda, Unicobas e Cub del 12 Novembre prossimo.
Con lo sciopero di massa ci interessa avviare a livello di categoria,
di studenti, di genitori, di opinione pubblica una presa di posizione e
una presenza della problematica culturale e scolastica democratica.
Con lo sciopero di massa vogliamo farci ascoltare e contare presso
il Parlamento e il Governo.
Con lo sciopero di massa vogliano anche farci ascoltare dai vertici
sindacali.
Un gruppo di docenti del Liceo Scientifico G. Bruno di Muravera – Cagliari
27 Ottobre 2001