Mozione approvata dai lavoratori docenti ed ATA della S.M.S. "Pacifici e De magistris" di SEZZE (LT) riuniti in assemblea sindacale il giorno 16 marzo 2001.

(voti favorevoli 39, voti contrari 0, astenuti 0)

I lavoratori della S.M.S. "Pacifici e De magistris di SEZZE (LT)  riuniti in assemblea

sindacale il giorno 16 marzo 2001, valutato che:

1) CGIL, CISL e UIL da soli hanno sottoscritto un contratto che di Europeo ha ben poco ed è mortificante sia dal punto di vista salariale che normativo. Infatti, in quello che doveva essere solo un contratto "economico", anche la parte normativa è stata abbondantemente rivisitata senza preventiva consultazione dei lavoratori e senza far trapelare niente di ciò che si stava trattando;

2) per quanto riguarda la parte salariale l'aumento medio che compare nel tabellare di circa 100.000 lire lorde a regime ci allontana dagli stipendi europei perché non recupera neanche la metà dell'inflazione, il resto, e cioè per i docenti 120.000 lire lorde da 0 a 14 anni, 173.000 da 15 a 27 anni e 205.000 oltre 28 anni, è tutto salario accessorio, quindi non pensionabile, non percepibile durante la malattia e non contribuisce alla tredicesima mensilità ed all'indennità di buonuscita, consiste insomma una mancia che sta in busta paga solo per essere tassata e che perciò non è da prendere in seria considerazione;

3) il personale ATA risulta oltretutto fortemente penalizzato perché gli unici soldi stanziati, oltre il misero aumento tabellare, servono per finanziare le funzioni aggiuntive del personale passato dagli enti locali allo Stato e per retribuire le prestazioni aggiuntive;

4) i 416 miliardi inseriti nei fondi d'istituto per monetizzare la flessibilità didattica e organizzativa dei docenti servono solo ad incrementare la guerra tra poveri ed a disgregare la categoria;

5) la restrizione delle libertà sindacali operata nell'art. 13 dove nelle scuole viene tolto il diritto di indire assemblee sindacali al singo1o componente RSU, oltre che essere anticostituzionale e confliggere con contratti di livello più elevato (nelle industrie ed in tutti gli altri comparti del pubblico impiego i rappresentanti RSU esercitano da anni questo diritto di indizione singola e continueranno ad esercitano), è da condannare perché l'intolleranza verso le minoranze è sempre stata tipica dei regimi autoritari;

- respingono in blocco questo autentico bidone contrattuale chc allontana dallo stipendio europeo e pone i presupposti per la gerarchizzazione della categoria attravcrso la corsa al merito ed all'accaparramento del salario accessorio;

- chiedono la riapertura delle trattative, il reperimento di altre risorse ed il loro uso esclusivo ai fini di un aumento stipendiale tabellare che avvicini realmente agli stipendi europei il misero stipendio attuale;

- chiedono il rispetto delle libertà sindacali dei singoli componenti RSU e dell'autonomia della RSU dalle segreterie provinciali dei sindacati rappresentativi".