Misure di accompagnamento alla costruzione del curricolo di scuola secondo le Indicazioni per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo (febbraio-agosto 2008)
Il decreto
31 luglio 2007 ha previsto la messa alla prova consapevole e condivisa
delle Indicazioni per il curricolo nell'arco del biennio 2007/2008 - 2008/2009.
La loro validazione richiede un confronto e un dibattito con e dentro la
scuola favorito da un piano di appropriate e, di volta in volta, aggiornate
misure di accompagnamento.
La direttiva n. 68/2007 ha avviato tale percorso biennale
di lavoro, promuovendo sin dall'inizio del corrente anno scolastico una
serie di iniziative tese a far conoscere meglio i princìpi ispiratori,
i contenuti, i criteri di fondo delle Indicazioni per il curricolo.
Si apre adesso una seconda fase del percorso. Nel periodo
febbraio-agosto 2008 le scuole vengono cioè invitate ad approfondire
- con il supporto di tutte le strutture amministrative e professionali
- la riflessione su tali princìpi, contenuti e criteri.
La prospettiva è appunto quella di sintonizzare
i prossimi Piani dell'offerta formativa con le Indicazioni: con l'anno
scolastico 2008/2009 le scuole dell'infanzia e del primo ciclo saranno
difatti chiamate a proporre, in prima applicazione, il nuovo curricolo.
Proprio l'anno scolastico 2008/2009 potrà così essere dedicato,
grazie anche al contributo della diretta verifica sul campo, al processo
di compiuta definizione delle Indicazioni in vista della loro successiva
messa a regime.
Per raggiungere questi obiettivi è indispensabile
una piena e coerente mobilitazione di tutti: lungo tre assi di azione (1.),
attraverso puntuali azioni prioritarie a partire dall'ascolto delle scuole
(2.) e con una condivisa responsabilità (3.).
1. ASSI DI AZIONE
1.1. Strategie di scuola
Nell'ambito della propria autonomia istituzionale e della
discrezionalità professionale degli insegnanti, ogni singola istituzione
scolastica dell'infanzia e del primo ciclo è chiamata a costruire
il proprio curricolo tenendo conto di puntuali orientamenti strategici:
• valorizzare al meglio le risorse umane e finanziarie
disponibili;
• migliorare la qualità delle metodologie e degli
itinerari didattici;
• raggiungere quei traguardi sviluppo delle competenze
- contenuti nelle Indicazioni - che costituiscono l'indispensabile premessa
per il conseguimento delle otto competenze chiave di cittadinanza previste
a conclusione dell'obbligo di istruzione.
Nello scenario dell'autonomia organizzativa, didattica
e di ricerca assumono, pertanto, rilevanza centrale le scelte e gli interventi
volti a rendere coerenti le pratiche didattiche quotidiane con la logica
delle Indicazioni. Le Indicazioni diventano il comune quadro di riferimento
per dare una risposta solida, efficace e di alto profilo alle attese delle
famiglie e alle domande della società.
In tale contesto, per i dirigenti scolastici diventa indispensabile
sviluppare filosofie e prassi di gestione mirate a:
• sostenere le comunità professionali dei
docenti;
• rafforzare i legami tra le scuole dell'infanzia, primaria
e secondaria di I grado, in una prospettiva di curricolo unitario;
• potenziare, sulla base delle opportunità esistenti,
pratiche riflessive e operative;
• raccogliere e far circolare materiali e proposte di
lavoro;
• mantenere rapporti costanti con i nuclei provinciali
per le Indicazioni;
• sviluppare la collaborazione con le associazioni professionali
e disciplinari;
• incrementare rapporti e intese con gli enti locali.
Le strutture centrali e periferiche del Ministero
e le Agenzie nazionali sono impegnate a offrire una gamma di opportunità
e di risorse di cui le scuole potranno avvalersi in un clima di dialogo
aperto e di reciproco ascolto.
1.2. Docenti, curricolo e crescita professionale
Gli obiettivi di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo
delle competenze definiti dalle Indicazioni per il percorso formativo dai
3 ai 14 anni costituiscono per ogni docente un'occasione per riflettere
sulle proprie metodologie di lavoro e sulle finalità complessive
del processo di insegnamento/apprendimento. Le Indicazioni si presentano
cioè anche come una utile (e feconda) opportunità per aggiornare
e migliorare la quotidiana attività in classe.
E' necessario, allora, prevedere momenti di formazione
in servizio in grado di rispondere alle domande e alle reali esigenze dei
docenti. L'esperienza, infatti, insegna che le diverse modalità
di intervento formativo vanno misurate sia in rapporto alla sensibilità
personale dei singoli docenti - alla loro crescita e alla loro stessa biografia
professionale - sia in rapporto all'effettiva ricaduta didattica sui livelli
di apprendimento degli alunni.
In questa direzione va orientato l'intero sistema di
opportunità formative a partire dal piano di formazione a livello
di singola scuola o di reti di scuola, dalle scelte individuali dei singoli
docenti, alle proposte dei nuclei provinciali e all'offerta specifica che
l'Agenzia nazionale sta predisponendo.
1.3. Dialogo e collaborazione
Il dialogo tra le istituzioni scolastiche è un
requisito indispensabile per capire l'impatto delle Indicazioni, i problemi
inerenti alla costruzione del nuovo curricolo delle scuole, ma anche per
elaborare proposte.
Questo dialogo, aperto e pluralistico, si allarga alle
comunità scientifiche, disciplinari e professionali e coinvolge
le famiglie e gli organismi territoriali. La buona riuscita di qualsiasi
innovazione, infatti, è agevolata dalla condivisione più
ampia possibile dei presupposti ispiratori e del significato dell'innovazione
stessa; è, altresì, sostenuta dall'intelligente sinergia
di risorse professionali interne ed esterne alla scuola.
Strategico è il ruolo del gruppo di coordinamento
nazionale per ricondurre a sistema le diverse azioni di implementazione
delle Indicazioni così come assumono un ruolo rilevante nel dialogo
con i docenti e con le scuole i gruppi di coordinamento regionali affiancati
dai nuclei provinciali.
2. AZIONI PRIORITARIE
Rendere gli indirizzi strategici sin qui segnalati concreti
ed efficaci fattori di miglioramento richiede un'ampia, diversificata e
coerente rete di interventi, a livello regionale e nazionale, da sviluppare
nella fase febbraio-agosto 2008. In questa ottica sono prioritarie le seguenti
azioni:
2.1. A livello regionale (febbraio-agosto 2008)
Sulla base delle azioni di informazione già condotte
e in collaborazione con i dirigenti tecnici del settore e dei gruppi regionali
e nuclei provinciali di coordinamento, i direttori generali regionali sviluppano
un programma di interventi per il periodo febbraio-agosto 2008 che prevede:
• conferenze di servizio riservate ai dirigenti
scolastici per fare il punto della situazione e raccogliere le esigenze
e le domande;
• sostegno ai dirigenti scolastici impegnati nella costituzione
di reti di scuole e nella realizzazione di iniziative di ricerca-azione;
• seminari regionali per dirigenti scolastici, centrati
sulle funzioni di ri-progettazione del curricolo, di costruzione della
comunità professionale, delle azioni di governance verso
il territorio, dell'implementazione dei sistemi valutativi interni;
• sostegno alle comunità professionali attraverso
la messa a disposizione di strumenti che facilitino pratiche riflessive
e operative. Questi potranno essere predisposti dai nuclei provinciali
in collaborazione con i dirigenti tecnici del settore ed eventualmente
con le associazioni professionali e disciplinari e le università
presenti sul territorio;
• coordinamento a livello regionale con le proposte di
formazione in servizio predisposte dall'Agenzia nazionale;
• costituzione di gruppi di ricerca regionali, con il
supporto tecnico-scientifico dell'Agenzia nazionale-nuclei ex - Irre e
dei nuclei provinciali;
• micro-seminari territoriali rivolti a potenziali formatori
(tutor, e-tutor, coordinatori di dipartimento disciplinare, figure di sistema);
• sviluppo della comunicazione in rete con il potenziamento
e l'arricchimento dei siti istituzionali;
• seminari tematici di approfondimento sui contenuti,
sulle metodologie, sulle aree disciplinari, sulle dimensioni trasversali,
sulle idee innovative presenti nelle Indicazioni per il curricolo, coerenti
con il piano nazionale di implementazione;
• ascolto delle scuole e raccolta sistematica e ragionata
di commenti, riflessioni e proposte sulla base di modelli di report condivisi
a livello nazionale;
• disseminazione di "buone pratiche" (ad es. prime elaborazioni
di percorsi curricolari) e pubblicizzazione dei Piani dell'offerta formativa
coerenti con le Indicazioni, sui siti degli Usre sul portale dell'Agenzia;
• informazione sulle iniziative di formazione promosse
da vari soggetti (Usr, università, associazioni, altre agenzie accreditate).
2.2. A livello nazionale (febbraio-agosto 2008)
Il quadro operativo affidato al gruppo di coordinamento
nazionale - in collaborazione con le strutture ministeriali centrali -
prevede:
• giornata di approfondimento e di programmazione
con i direttori scolastici regionali;
• seminari nazionali di approfondimento su tematiche
trasversali. Pubblicazione sui siti nazionale, regionali e dell'Agenzia
nazionale e produzione editoriale dei materiali significativi;
• incontri interregionali di coordinamento tra l'Agenzia
nazionale, i gruppi regionali e i nuclei provinciali, le associazioni professionali
e disciplinari;
• presentazione delle proposte di certificazione di competenze
- anche nell'ottica introdotta dalle Indicazioni - per la conclusione del
primo ciclo di istruzione;
• costituzione di un gruppo di lavoro interdirezionale
con il compito di studiare le implicazioni ordinamentali per le scuole
e proporre modelli organizzativi congruenti;
• incontro nazionale con le associazioni dei genitori
e le associazioni degli enti locali, programmato dalla direzione generale
per lo studente;
• costituzione di un gruppo di lavoro interdirezionale
(direzione generale per la scuola post secondaria e direzione generale
per gli ordinamenti scolastici), finalizzato a delineare il raccordo tra
primo ciclo e obbligo di istruzione;
• diffusione dei materiali e della documentazione prodotti,
a cura dell'Agenzia nazionale;
• implementazione dello spazio web dedicato e dell'area
di dialogo con le scuole sul sito dell'Agenzia nazionale;
• realizzazione di un incontro-seminario con gli editori
scolastici per la presentazione delle Indicazioni nella prospettiva del
ruolo del libro di testo in rapporto ai processi di innovazione in atto;
• un seminario internazionale di comparazione tra i curricoli
di altri Paesi non solo europei, organizzato dall'Agenzia nazionale in
collaborazione con la direzione generale per gli affari internazionali
e la direzione generale per gli ordinamenti scolastici;
• conferenza nazionale sullo stato dell'arte e di presentazione
delle ricerche-azioni più significative sviluppate nelle scuole.
3. UNA RESPONSABILITA' DIFFUSA E CONDIVISA
E' imprescindibile una mobilitazione e una sinergia operativa
di tutte le strutture ministeriali centrali e periferiche per il sostegno
alle scuole e alle reti di scuole; così come un funzionale raccordo
con iniziative di innovazione in atto nella scuola (ad esempio: gli interventi
di sostegno e di recupero di cui alla direttiva n. 113/2007, la definizione
del modello di certificazione delle competenze al termine del primo ciclo
di cui alla circolare n. 28/2007, le opportunità offerte dal programma
"scuole aperte" di cui alla circolare del 29 agosto 2007, ecc.) .
Allo stesso modo devono essere interessati alla fase
di rinnovamento del primo ciclo il comitato nazionale per l'apprendimento
pratico della musica, il comitato scientifico per la matematica, la commissione
nazionale per la cultura scientifica, nonché i gruppi di lavoro
ministeriali (certificazione competenze I ciclo; sperimentazione obbligo,
tavoli di lavoro su tematiche trasversali: legalità, ambiente, salute,
educazione stradale, bullismo, ...).
E' indispensabile, infine, ricondurre a sistema le molteplici
e variegate iniziative che il Ministero realizza in diversi settori e ambiti
di interesse. In particolare occorre prevedere forme di raccordo con il
programma Pon per le regioni del Sud, con gli Osservatori nazionali per
la disabilità e per l'intercultura, con i protocolli di intesa sottoscritti
e in via di definizione (Reggio Children, Coni ...) e con il progetto Digi
scuola.
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