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Una manovra incostituzionale e contro i referendum

Red,  02 settembre 2011, 13:20

Politica     Il Forum dei Movimenti per l'Acqua si mobilita perché il provvedimento messo a punto dal governo ripropone, all'art. 4, la privatizzazione dei servizi pubblici locali, disconoscendo di fatto i risultati referendari con cui, in modo netto e chiaro, il popolo italiano ha detto no alla cessione al mercato dei beni comuni e no ai profitti sull'acqua



Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua sarà in campo, nei prossimi giorni, per contrastare l'approvazione di una manovra economica iniqua e sbagliata. Una manovra che non solo colpisce pesantemente le fasce più deboli della popolazione, ma attacca anche i principi costituzionali fondamentali, da quelli relativi al mondo del lavoro fino alla stessa democrazia, esercitata a giugno dalle italiane e dagli italiani attraverso lo strumento referendario. Il provvedimento ripropone infatti, all'art. 4, la privatizzazione dei servizi pubblici locali, disconoscendo di fatto i risultati referendari con cui, in modo netto e chiaro, il popolo italiano ha detto no alla cessione al mercato dei beni comuni e no ai profitti sull'acqua. In questo modo si calpesta la forte domanda di partecipazione alla vita politica del paese che è venuta dai referendum del 12 e 13 giugno.

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, come ha sempre fatto e sulla base delle modalità con cui il si relaziona con le organizzazioni sindacali, parteciperà sia allo sciopero generale indetto per il 06 settembre dalla CGIL che a quello indetto nella stessa giornata dai sindacati di base (USB, Slaicobas, ORSA, Cib-Unicobas, Snater, SICobas, USI).

Inoltre il popolo dell'acqua sarà in piazza il 7 settembre con proprie mobilitazioni, a Roma sotto il Senato e nei territori sotto le prefetture, per dire a gran voce che sui referendum e acqua indietro non si torna!


TM NEWS

Manovra/Comitati 'acqua pubblica':Incostituzionale,in piazza il 7

Privatizzando servizi,testo governo disconosce referendum giugno

Manovra/Comitati 'acqua pubblica':Incostituzionale,in piazza il 7

Roma, 2 set. (TMNews) - La manovra economica che ogni giorno il governo cerca di correggere con continue giravolte, non piace nel suo insieme nemmeno al 'Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua', promotori del referendum di giugno contro la privatizzazione delle risorse idriche e dei servizi pubblici locali che superò il quorum ben oltre il 51 per cento. Il forum annuncia iniziative nei prossimi giorni, per "contrastare l'approvazione di una manovra economica iniqua e sbagliata. Una manovra che non solo colpisce pesantemente le fasce più deboli della popolazione, ma attacca anche i principi costituzionali fondamentali, da quelli relativi al mondo del lavoro fino alla stessa democrazia, esercitata a giugno dalle italiane e dagli italiani attraverso lo strumento referendario".

Il movimento referendario contesta in particolare l'articolo 4 del decreto varato il 13 agosto scorso dal governo sulla privatizzazione dei servizi pubblici locali, "disconoscendo di fatto - è la denuncia - i risultati referendari con cui, in modo netto e chiaro, il popolo italiano ha detto no alla cessione al mercato dei beni comuni e no ai profitti sull'acqua. In questo modo si calpesta la forte domanda di partecipazione alla vita politica del paese che è venuta dai referendum del 12 e 13 giugno".

Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua parteciperà sia allo sciopero generale indetto per il 6 settembre dalla Cgil che a quello indetto nella stessa giornata dai sindacati di base (Usb, Slaicobas, Orsa, Cib-Unicobas, Snater, Sicobas, Usi).

"Inoltre - si sottolinea in una nota - il 'popolo dell'acqua' sarà in piazza il 7 settembre con proprie mobilitazioni, a Roma sotto il Senato e nei territori sotto le prefetture, per dire a gran voce che sui referendum e acqua indietro non si torna".

LA SICILIA

Stamattina, alle 10,30, nella sede di Ubs, in via Caltanissetta 3, si terrà una conferenza stampa per discutere della partecipazione allo sciopero generale di martedì 6 e della partecipazione alla manifestazione regionale indetta a Palermo dei «sindacati anticoncertativi e conflittuali» e cioè Ubs, Slaicobas, Orsa, Cib-Unicobas, Snater, SiCobas, Usl

Stamattina, alle 10,30, nella sede di Ubs, in via Caltanissetta 3, si terrà una conferenza stampa per discutere della partecipazione allo sciopero generale di martedì 6 e della partecipazione alla manifestazione regionale indetta a Palermo dei «sindacati anticoncertativi e conflittuali» e cioè Ubs, Slaicobas, Orsa, Cib-Unicobas, Snater, SiCobas, Usl. In questa occasione verranno annunciate le future iniziative sindacali su fisco, precariato, istruzione e pubblico impiego.
Lo sciopero - dicono in una dichiarazione congiunta - è indispensabile come «forte risposta dei lavoratori alle manovre del governo di luglio e di agosto», «contro le politiche dell'Unione europea e le manovre del governo che applicano le misure imposte dall'Europa, dalle banche e dai poteri forti finanziari che hanno determinato e speculato sull'attuale crisi mondiale; per la cancellazione del debito, il blocco delle spese militari e una politica nazionale ed europea basata sui diritti e le legittime aspettative dei popoli e non della finanza e degli speculatori; contro l'evasione/elusione fiscale e contributiva e per una politica fiscale a sostegno del lavoro dipendente e dei redditi; per il diritto all'abitare; per una forte patrimoniale e la tassazione delle rendite e delle transazioni finanziarie; a difesa dello Statuto dei lavoratori, contro l'attacco ai diritti dei lavoratori e il patto sociale che il governo vuole trasformare in legge».


02/09/2011

LIBERO NEWS.IT

R

oma, 2 set. (Adnkronos) - Anche Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua annuncia che intende "mobilitarsi per contrastare l'approvazione di una manovra economica iniqua e sbagliata" e che sarà in piazza il 6 settembre per lo sciopero generale. "La manovra economica -afferma in una nota- attacca pesantemente i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, inoltre tende a colpire le fasce più deboli della popolazione".

"Tramite questo provvedimento si ripropone in altra forma la sostanza delle norme abrogate con volontà popolare il 12 e 13 giugno. Il popolo italiano con i referendum ha detto no alla cessione al mercato dei beni comuni e no ai profitti sull'acqua. Il Governo non solo non ha ancora attuato le indicazioni referendarie ma arriva a disconoscerle ripresentando la privatizzazione dei servizi pubblici locali". "In questo modo -sottolinea ancora il Fourm- si tende a svilire la forte domanda di partecipazione alla vita politica del paese che è venuta dai referendum".

"Sulla base delle modalità con cui il Forum dei Movimenti per l'Acqua si relaziona con le organizzazioni sindacali -conclude- si comunica che parteciperà allo sciopero generale indetto da Usb, Slaicobas, Orsa, Cib-Unicobas, Snater, SiCobas, Usi per il 06 settembre e invita i propri comitati territoriali a prendere contatti con le strutture locali dei sindacati di base al fine di prendere parte alle manifestazioni per portare il proprio contributo".

02/09/2011

Manovra/Comitati 'acqua pubblica':Incostituzionale,in piazza il 7

 

Manovra/Comitati 'acqua pubblica':Incostituzionale,in piazza il 7 Privatizzando servizi,testo governo disconosce referendum giugno

Roma, 2 set. (TMNews) - La manovra economica che ogni giorno il governo cerca di correggere con continue giravolte, non piace nel suo insieme nemmeno al 'Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua', promotori del referendum di giugno contro la privatizzazione delle risorse idriche e dei servizi pubblici locali che superò il quorum ben oltre il 51 per cento. Il forum annuncia iniziative nei prossimi giorni, per "contrastare l'approvazione di una manovra economica iniqua e sbagliata. Una manovra che non solo colpisce pesantemente le fasce più deboli della popolazione, ma attacca anche i principi costituzionali fondamentali, da quelli relativi al mondo del lavoro fino alla stessa democrazia, esercitata a giugno dalle italiane e dagli italiani attraverso lo strumento referendario". Il movimento referendario contesta in particolare l'articolo 4 del decreto varato il 13 agosto scorso dal governo sulla privatizzazione dei servizi pubblici locali, "disconoscendo di fatto - è la denuncia - i risultati referendari con cui, in modo netto e chiaro, il popolo italiano ha detto no alla cessione al mercato dei beni comuni e no ai profitti sull'acqua. In questo modo si calpesta la forte domanda di partecipazione alla vita politica del paese che è venuta dai referendum del 12 e 13 giugno". Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua parteciperà sia allo sciopero generale indetto per il 6 settembre dalla Cgil che a quello indetto nella stessa giornata dai sindacati di base (Usb, Slaicobas, Orsa, Cib-Unicobas, Snater, Sicobas, Usi). "Inoltre - si sottolinea in una nota - il 'popolo dell'acqua' sarà in piazza il 7 settembre con proprie mobilitazioni, a Roma sotto il Senato e nei territori sotto le prefetture, per dire a gran voce che sui referendum e acqua indietro non si torna".