Finalmente questo non è più uno slogan. La Confederazione Italiana di Base-UNICOBAS e settori consistenti dell'USI (USI Lombardia, USI Piemonte, USI Bari, SAP-USI Sanità) hanno iniziato un processo di unificazione con l'obiettivo di giungere nel breve periodo alla costituzione di un polo sindacale libertario, autogestionario, federalista, aperto alla più ampia collaborazione e convergenza di altri soggetti sindacali autorganizzati.
Questo processo, che vede come punto di accumulazione la CIB-UNICOBAS, è altamente significativo, perché, a differenza di quello che è avvenuto in altre nazioni, vede convergere le due organizzazioni che in Italia in questi anni hanno portato avanti un discorso autenticamente autogestionario, cioè libertario, autonomo dall'influenza dei partiti e delle organizzazioni politiche: l'USI, l'organizzazione storica del sindacalismo di azione diretta, che vide negli anni venti la sua massima espansione con 500.000 iscritti e la CIB-UNICOBAS, nata nel 1990, dietro la spinta del movimento cobas, che costituisce una versione moderna del sindacalismo autogestionario. Passato e presente si saldano e questa sinergia catalizzerà un processo che ha l'ambizione di federare in un'unica organizzazione tutte le forze realmente autogestionarie, che cioè si riconoscono nei principi della prima internazionale: l'emancipazione dei lavoratori o sarà opera dei lavoratori stessi o non sarà!
Questa convergenza libertaria avrà anche il compito di smascherare agli occhi dei lavoratori quelle forze che invece di intendere l'autogestione come prassi sindacale, sociale e regola di vita, la usano esclusivamente come paravento per far passare logiche e progetti di partito e di schieramento e che altro non sono se non l'ennesima edizione della cinghia di trasmissione, vedi ad esempio la recente costituzione della confederazione Cobas, originata dalla unificazione del sin.cobas e dei cobas scuola, che è alle dirette dipendenze di rifondazione comunista.
Infatti, se negli anni ottanta la nascita del movimento cobas ha avuto il pregio di ravvivare un ambiente sindacale ormai sclerotizzato, purtroppo la poca chiarezza ha permesso che attorno al significato del termine "cobas" nascessero molti equivoci.
Per noi il comitato di base non è una cellula di partito od un trampolino di lancio elettorale ma è un organismo di azione diretta dei lavoratori sul luogo di lavoro e pensiamo che questa sia l'unica seria accezione del termine.
Lanciamo quindi un appello perché tutti i veri comitati di base, gli organismi di azione diretta, i sindacati e gli individui libertari di federino in una grande organizzazione intercategoriale a livello nazionale che abbia come scopo la difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, la conquista di ampi spazi di democrazia sui luoghi di lavoro e che si batta per una società autogestita.
A Ottobre ci sarà una Assemblea Nazionale di tutti i delegati e le delegate delle strutture sindacali su citate e di tutti coloro che si riconosceranno in tale percorso per definire le questioni organizzative e politico sindacali del progetto.
I sindacati promotori dell'iniziativa si impegnano sin da ora alla costituzione di un Coordinamento europeo stabile del sindacalismo libertario, autogestionario ed alternativo, a partire dal consolidamento dei rapporti già esistenti, per dare vita ad una vera internazionale dei lavoratori, nello spirito della prima Internazionale, che rafforzi le lotte contro la globalizzazione ed il monopolio delle multinazionali .