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RAPPRESENTANZA
SINDACALE
A QUALCUNO È SFUGGITO
QUALCOSA
Se non ricordiamo male, un paio di anni fa, quando
l'Unicobas aprì un'interlocuzione con l'Italia dei Valori per un progetto di
legge sulla rappresentanza sindacale, la cosa fece 'inorridire' parecchi. Era
l'epoca del 'feroce' antiberlusconismo di Di Pietro. Tra coloro che si
scandalizzarono troviamo - proprio oggi che Di Pietro ha avviato una deriva
neo-centrista - i partecipanti ad un convegno sulle libertà sindacali previsto
in questi giorni a Roma presso una sala di rappresentanza della Camera dei
Deputati.
CUB, COBAS, FIOM si approcciano al gruppo senatoriale
dell'IDV ed alla Commissione lavoro del Senato. Si tratta proprio di quel gruppo
senatoriale che provocò la rottura dell'Unicobas con l'IDV, presentando un
progetto di legge, tramite la Senatrice Carlino (anfitriona dell'evento),
contrapposto a quello elaborato dall'Unicobas e presentato dall'IDV presso la
Commissione lavoro della Camera un anno prima.
In realtà il progetto a firma Carlino è stato elaborato
dalla FIOM-CGIL. Questo ddl non istituisce elezioni nazionali per stabilire
la rappresentatività delle OOSS, mantiene il monopolio assoluto dei diritti
e della contrattazione nazionale in capo alle OOSS concertative,
negando persino il diritto di assemblea in orario di servizio ai lavoratori ed
alle Organizzazioni sindacali di base. Persino il tanto sbandierato referendum
per validare i contratti può essere indetto solo dalle OOSS
concertative.
Si vuole affermare la libertà sindacale? Si tiene
veramente al diritto di rappresentanza?
C'è un modo semplice per attuare questi nobili intenti:
battersi per far abrogare la legge attuale valida per il pubblico impiego e far
calendarizzare il disegno di legge n.° 2382 del 16 aprile 2009 elaborato
dall'Unicobas, formulato per tutto il mondo del lavoro e presentato dall'On.
Zazzera (ed altri), il cui affossamento fu il motivo della nostra rottura con
l'IDV.