(18.11.2004) su "LaRegione Ticino":

Sciopero al Liceo contro i tagli scolastici
‘ Workshop’ e ampie riflessioni per i circa 200 studenti partecipanti
Un momento della mattinata di protesta contro i tagli ( Ti- Press/ Reguzzi)
Circa duecento liceali hanno aderito ieri mattina allo sciopero indetto per protestare contro i tagli all’istruzione.
La manifestazione, istituita quasi in parallelo con il Liceo di Lugano, è stata promossa dal comitato degli allievi su mandato dell’assemblea. La mattinata di protesta è stata introdotta ricordando che ieri ricorreva la Giornata mondiale dello studente in lotta, e lo sciopero è stato inquadrato come “ illustrativo”. «   La scuola    – ha detto un giovane relatore –  non è un’impresa, ma un investimento. I tagli colpiscono non soltanto noi, ma anche i nostri fratellini delle Medie    » . Dopo una rapida rassegna dei tagli previsti a preventivo 2005, durante la mattinata tre gruppi di lavoro hanno discusso sul piazzale di due diversi aspetti della realtà scolastica attuale e passata: la situazione europea e i tagli negli ultimi 10 anni. Un terzo gruppo ha lavorato sul concetto di “ Scuola ideale”. Quanto uscito dai “  workshop” è poi confluito in una discussione comune.
Intanto al Liceo le lezioni si sono tenute regolarmente, ma non è chiaro in che misura gli studenti vi abbiano partecipato. In una comunicazione interna il Consiglio di direzione ha ricordato ai docenti   l’esigenza di «   presenziare in aula per accogliere gli allievi che non intendono prendere parte a questa iniziativa, e a segnalare sul registro gli allievi assenti dalle lezioni    » . A titolo personale, il vice- direttore Vittore Nason ha detto a   laRegione Ticino   di considerare la   partecipazione allo sciopero come «   una scelta individuale e responsabile   » . Ma «   l’esercizio di un diritto di libertà dovrà essere giustificato   » .
Ricordiamo che giovedì 25 novembre una manifestazioe aperta a studenti e apprendisti di tutto il Ticino verrà organizzata a Bellinzona dal Movimento studentesco unitario ( Msu), che raggruppa realtà studentesche del Cantone come il Sindacato indipendente studenti e apprendisti e i Giovani del Movimento per il socialismo. L’Msu, si legge in un volantino distribuito ieri al Liceo, si batte fra l’altro «   per difendere una scuola pubblica di qualità, accessibile a qualsiasi categoria sociale    » . Il ritrovo è fissato per le 11 alla stazione di Bellinzona; “ workshop” si terranno poi dalle 11.30 in Piazza del Sole, da dove alle 13.30 partirà un corteo di protesta. La giornata si chiuderà con un’assemblea davanti al Liceo di Bellinzona.  d. mar.
 

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Liceo 1, studenti in sciopero contro i tagli

Nel mirino il preventivo 2005 del Governo, giovedì si ripete a Bellinzona
Uno sciopero a sorpresa. O quasi. Gli studenti del Liceo 1 ieri all’inizio del pomeriggio si sono raggruppati all’entrata dell’istituto per aderire alle manifestazioni odierne nei licei italiani, francesi, inglesi, sudamericani e di altri paesi, contro il generale restringimento dei crediti per la formazione. Dopo la presa di posizione dell’assemblea degli studenti, diramata nei giorni scorsi, contro le misure previste nel preventivo 2005, considerate ‘ scellerate e miopi’, si è quindi passati all’azione.
«    Appoggiamo queste proteste e vogliamo segnalare l’inaccettabilità dei tagli e del preventivo 2005    » ci dice la portavoce, Valentina Zeli, studentessa di 4a. Valentina annuncia la manifestazione che si terrà a Bellinzona giovedì prossimo e che riunirà studenti e apprendisti.   Organizzata dal movimento mantello Msu, il cui obiettivo principale è la difesa di una scuola pubblica di qualità accessibile a tutti, la manifestazione sfocierà nel corteo e terminerà con l’assemblea. Tornando nel cortile del liceo luganese, vediamo un fantoccio salire appeso a un cappio: rappresenta la scuola, impiccata dal Governo; la corda è il preventivo 2005. Gli studenti ( le studentesse) si alternano al megafono per circa un’ora. Alcuni insegnanti osservano, hanno trovato l’aula vuota e sono scesi ad ascoltare. Allo sciopero, non imposto ma proposto, c’è una discreta adesione, soprattutto da parte delle quarte.
Non c’è una rivendicazione precisa oggi tra le richieste degli studenti. C’è soprattutto il dissenso per «   una politica in materia di formazione tutt’altro che lungimirante   » . Ancora Valentina:   « I tagli e le  misure di contenimento hanno una durata illimitata, non sono un sacrificio temporaneo »   . Alcuni studenti si siedono per terra e riusciamo a captare qualche commento spontaneo:    « Abbiamo già manifestato l’anno scorso e non è servito a niente »   . Infatti, proprio un anno fa, sempre qui al Liceo 1, c’era stato uno sciopero di protesta ai primi tagli: allora avevano aggiunto un’ora ai docenti, quest’anno ne hanno tolta una dal monte ore degli studenti; e in dicembre gli studenti erano scesi in piazza a Bellinzona.
Ci giunge alle orecchie una speculazione: «   Vedrai che poi al liceo toglieranno il quarto anno...  » ( ossia: maturità in dodici anni invece che in tredici, come per altri Cantoni). Una speculazione, certo. Reali invece sono i tagli, e le motivate preoccupazioni di studenti e docenti.