Sono tanti i settori che oggi sciopereranno. Pubblico impiego,
sanità, vigili del fuoco, trasporti. Le motivazioni? La difesa
dell'occupazione e del contratto nazionale, la difesa dei salari e
delle pensioni pubbliche, lo sblocco dei contratti pubblici, il no
alla delocalizzazione degli impianti produttivi e al modello Marchionne, un fisco più giusto e
un reddito certo per tutti. Una giornata di
mobilitazione quella di oggi, 11 marzo 2011, proclamata
qualche giorno fa da Usb, Slai Cobas, Cib unicobas e Snater.
A Roma, dove è prevista la
manifestazione nazionale, è stato revocato
lo sciopero di bus e metrò. Dopo un incontro con
l'assessore capitolino capitolino alla Mobilità, Antonello
Aurigemma, le sigle sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno, infatti,
deciso di revocare lo sciopero del trasporto
pubblico locale previsto per oggi.
Ieri i sindacati e l'assessore Aurigemma hanno fatto sapere di
aver raggiunto un accordo con l'amministrazione
comunale. Le parti hanno concordato un'intesa con la quale vengono
affidati 'in house' ad Atac i servizi inerenti il Trasporto pubblico
locale prima esternalizzati e vengono salvaguardati i livelli
occupazionali.
Per quanto riguarda la manifestazione, invece,
il corteo è partito alle 9.30 da piazza della Repubblica per
raggiungere piazza Navona, qui si terranno gli interventi dal
palco.
Attraverso una nota è stato spiegato che lo
sciopero 'è indetto per difendere l'occupazione
e il contratto nazionale e per lo sblocco dei contratti del pubblico
impiego; contro la precarietà e la delocalizzazione degli impianti
produttivi; contro il tentativo di imporre il modello marchionne ed estenderlo a tutto il
mondo del lavoro; per un reddito certo per tutti, per la difesa dei
salari e delle pensioni pubbliche, per la tutela dei beni comuni, il
diritto all'abitare ed il controllo delle tariffe; per un fisco più
giusto; per la difesa della scuola, dell'università, della ricerca
pubblica, contro la riforma Gelmini e per il diritto al sapere; per
la regolarizzazione generalizzata di tutti i migranti; per la
democrazia sui posti di lavoro ed una legge sulla rappresentanza
sindacale; contro la realizzazione del nuovo patto sociale
attraverso il quale si vuole favorire l'impresa peggiorando le
condizioni e il salario dei lavoratori'.
Aggiornamenti
Secondo le ultime notizie, a quanto pare a Roma, nonostante la revoca dello
sciopero di 24 ore siglata dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e
Faisa Cisal al termine dell'incontro con l'assessore Aurigemma,
dalle ore 9.00 risultano chiuse le linee A e B della metro e la Roma-Lido. Il servizio,
inoltre, è molto ridotto sulla Termini-Giardinetti e sulla
Roma-Civitacastellana-Viterbo. Disagi, dunque, nella Capitale. Lo
stesso sito web dell'Atac fa
sapere che sono state chiuse la metro A, la metro B e la ferrovia
Roma-Lido; servizio ridotto e rallentamenti si registrano sulla
linea Termini-Giardinetti; sulla Roma-Viterbo, è ridotto il servizio
urbano ed è stata soppressa la corsa extraurbana per
Civitacastellana delle 12.25. E' invece regolare il servizio di bus,
filobus e tram.
CITTA' OGGI
10.3.2011
10 Marzo 2011
Domani, 11 Marzo, sciopero dei mezzi pubblici a Milano
Milano Disagi domani, venerdì
11 marzo, per la viabilità del territorio a causa dello sciopero dei
trasporti indetto dalle categorie sindacali di USB, Slai Cobas,
Unicobas e SnaterIndetta da USB, Slai Cobas, Unicobas e Snater.
La giornata di sciopero generale nazionale è proclamata,
così come riporta il comunicato ufficiale della manifestazione, “a
difesa dell’occupazione e dei contratti nazionali e lo sblocco dei
contratti nel pubblico impiego, contro la precarietà e la
delocalizzazione produttiva ed il tentativo di imporre il
piano-Marchionne per estenderlo dalla Fiat a tutto il mondo del
lavoro".
A Milano l’agitazione è prevista dalle 8,45 alle 15
e dalle 18 al termine del servizio: durante queste fasce orarie
saranno quindi possibili disagi. Corse garantite dal mattino fino
alle 8,45 e dalle 15 alle 18.
Altre informazioni sono
visualizzabili sul sito internet www.atm-mi.it oppure chiamare il
numero verde 800.80.81.81.
FIMP
10.3.2011
Sanita': domani sciopero lavoratori
pubblici e privati
Roma, 10 mar. - Venerdì nero per la sanità italiana. I sindacati
di base Usb, Slai Cobas e Cib Unicobas, con la condivisione e
l'adesione dello Snater, hanno proclamato per domani lo sciopero
generale di 24 ore dei lavoratori sia pubblici che privati, di tutti
i settori, esclusi il trasporto ferroviario e lascuola. La protesta
riguarda quindi anche i medici, gli infermieri, i biologi e tutto il
personale delle strutture sanitarie pubbliche e private. Domani a
Roma è inoltre prevista una manifestazione nazionale con partenza
alle 9.30 da Piazza della Repubblica e arrivo a piazza Navona. "Lo
sciopero - riferiscono i sindacati - è indetto per difendere
l'occupazione e il contratto nazionale e per lo sblocco dei
contratti del pubblico impiego. E ancora. La protesta è per un
reddito certo per tutti, per la difesa dei salari e delle pensioni
pubbliche, per la tutela dei beni comuni, il diritto all'abitare e
il controllo delle tariffe; per un fisco più giusto, che faccia
pagare le tasse agli evasori e riduca la pressione fiscale sui
lavoratori dipendenti e sulle fasce più deboli della popolazione;
per la difesa della scuola, dell'università, della ricerca pubblica,
contro la riforma Gelmini e per il diritto al sapere; per la
democrazia sui posti di lavoro ed una legge sulla rappresentanza
sindacale". Le organizzazioni che indicono lo sciopero rivolgono un
appello a tutte le organizzazioni sindacali conflittuali e
indipendenti, alle associazioni e ai movimenti che operano nel
sociale, nella scuola, ai precari, ai migranti, ai disoccupati, ai
cassaintegrati, agli studenti, ai pensionati e a tutti i lavoratori
pubblici e privati "a fare propria questa giornata di lotta per dare
un segnale forte di opposizione e dissenso a ciò che sta venendo
avanti nel Paese, sia in termini economici e sociali, sia rispetto
alla ormai evidente mancanza di democrazia che avvolge ogni aspetto
della vita del Paese".
Allo sciopero aderiscono anche i ricercatori. I lavoratori della
ricerca dell'Usi/Rdb sfileranno alla manifestazione con un vero e
proprio tetto, per simboleggiare la discesa dai tetti per confluire
nelle piazze della protesta. "Riteniamo che la fase delle proteste
sui tetti sia finita - spiega Cristiano Fiorentini, dell'esecutivo
nazionale di Usb pubblico impiego - per i lavoratori della ricerca è
arrivato il momento di scendere nelle piazze e mescolarsi con le
altre realtà sociali che, al pari dei ricercatori sono stati
individuati come i soggetti a cui far pagare la crisi". Per
Fiorentini, "la lotta contro la precarietà, la lotta per il diritto
alla casa, a difesa di salari diritti e dignità dei lavoratori
pubblici e privati, non sono distanti dalla lotta per la difesa e il
rilancio della ricerca pubblica. Sono tessere di un puzzle che
descrive una società solidale, che vuole uno Stato sociale
efficiente e fatto di servizi pubblici e con una distribuzione più
equa del reddito, in cui una ricerca pubblica e finalizzata al
benessere collettivo è elemento fondamentale".
LIBERO 11.3.2011
S
i preannuncia un venerdì nero per la sanità
italiana. I sindacati di base Usb, Slai Cobas e Cib
Unicobas hanno proclamato uno sciopero generale di 24 ore dei
lavoratori pubblici e privati. Medici, infermieri, biologi e il
personale delle strutture sanitarie pubbliche e private incroceranno
le braccia per tutta la giornata, e la protesta culminerà in una
manifestazione nazionale prevista dalle 9:30 a Roma: il corteo
partirà da Piazza della Repubblica per arrivare in Piazza Navona.
"Lo sciopero è indetto per difendere l’occupazione e il contratto
nazionale e per lo sblocco dei contratti del pubblico impiego -
riferiscono i sindacati - ma protestiamo anche per la difesa dei
salari e dele pensioni pubbliche, per la tutela dei beni comuni, per
un fisco più giusto, per la scuola, l'università e la ricerca
pubblica, contro la Riforma Gelmini e il diritto al
sapere".
ROMA - Ma l'11 marzo sarà una
giornata complessa anche per i trasporti a Roma e Milano. Nella
Capitale sono state confermate la protesta di 8 ore (dalle 8:30)
indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, e quella di 24 ore
(dalle 8:30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio) indetta da Faisa
Cisal. A rischio bus, tram, metro, ferrovie urbane Roma Lido,
Termini Giardinetti e Roma Civita-Castellana Viterbo.
MILANO - Nel capoluogo lombardo, invece, lo
sciopero sarà di 24 ore ed è indetto dai sindacati di base Usb, Slai
Cobas, Cib Unicobas e Snater. I servizi saranno sospesi dalle 8:45
alle 15 e dalle 18 fino al termine del servizio. L'Ecopass verrà
sospeso per tutta la giornata, come ha annunciato il vicesindaco e
assessore alla Mobilità e Trasporti Riccardo De Corato. Per tutti
gli utenti dei servizi di trasporti milanesi sono a disposizione il
sito www.atm-mi.it e il numero verde.