Contrada Boscopiano
«Abbiamo i tubi senza l'acqua»

Ci sono le tubature, arrivano anche le bollette, ma non c'è l'acqua. Succede in contrada Bosco Piano, sulla Ss 115, alla estrema periferia della città. Lo dicono i cittadini residenti, quelli che da troppo tempo attendono l'erogazione del prezioso liquido. La questione è stata presa a cuore dal segretario provinciale dell'Unicobas, Giovanni Busacca, che ha diffuso una nota in cui chiede all'amministrazione di prendere i dovuti provvedimenti. «Ho ricevuto forti lamentale da parte dei cittadini di Bosco Piano stanchi di attendere l'erogazione dell'acqua comunale. Da oltre un decennio la zona è servita dalla rete idrica comunale, vi è stata persino la regolare istallazione dei contatori volumetrici dentro ogni abitazione. Il problema è che dell'acqua non si è ancora vista neanche l'ombra, tranne che in rare occasioni. Inoltre quando viene l'estate i residenti, per forza di cose, sono costretti a rivolgersi al Comune o all'Amiu per il servizio idrico su autobotti». Ma come si fa a vivere senz'acqua? «Molti cittadini - precisa Busacca - sono stati costretti a realizzare dei pozzi privati, con un certo esborso di soldi, pur disponendo della rete idrica già costruita. Ciò che stupisce ancora di più è che le bollette per il canone idrico arrivano lo stesso. Insomma, al danno si unisce la beffa». Il segretario provinciale dell'Unicobas chiude così: «Ricordo al Comune che secondo l'Oms ogni persona ha diritto, come condizione essenziale di vita, sia per esigenze primarie che secondarie, a poter contare su almeno 50 litri d'acqua al giorno, cosa che a Bosco Piano non mi risulta avvenga mai».
G. R.