Unicobas, confermato sciopero del 16 aprile
 
“Davanti al Ministero faremo fischiare le orecchie a Fioroni”
 
«A fronte di un attivo dichiarato di più di 10 miliardi di euro, il governo continua a negare risorse adeguate al rinnovo dei contratti pubblici, tutti scaduti dal dicembre 2005, mentre discute di dare altri sgravi alla Confindustria o di ridurre l’Ici o di ritoccare di poco gli assegni familiari». 

È quanto lamenta Unicobas-L’altrascuola, la federazione sindacale dei comitati di base, confermando lo sciopero del 16 aprile. «Per i docenti -afferma- i sindacati confederali chiedono solo gli avanzi di esercizio provenienti dai tagli da loro consentiti negli anni scorsi e che hanno lasciato incrementare ancora, accordandosi sull’ultima legge Finanziaria».

L’accusa di Unicobas è che «barattano questa mancia di pochi euro per l’introduzione di controlli di qualità incardinati sulla pericolosissima confusione dei ruoli con valutazioni degli studenti sugli insegnanti. Inoltre, si accontentano di una dilazione della mancia addirittura al dicembre 2008, quando il biennio scade a fine dicembre 2007». La federazione dei sindacati di base della scuola ricorda che «insegnanti e personale italiani sono i peggio retribuiti d’Europa e per l’istruzione si spende ben poco: 2,5 miliardi di euro vanno aggiunti ai fondi per la scuola e il contratto va chiuso subito».

Unicobas annuncia di scendere in piazza per la partecipazione alla manifestazione nazionale del 16 aprile a Roma, davanti alla sede del ministero della Pubblica Istruzione a viale Trastevere: «Faremo fischiare le orecchie a Fioroni, per ricordare a lui e al governo che devono assumersi precise responsabilità. La facciano finita -esortano- con l’atteggiamento pilatesco mostrato sinora: dalla mancata revisione organica dell’assetto scolastico alla paura di abrogare la riforma Moratti, sino alla circolare ridicola che scarica sulle scuole persino il divieto dei cellulari per gli alunni. Dimostrino se sono amici o nemici della scuola pubblica».