VIRGILIO NOTIZIE
3.3.2011

Cronaca

Scuola/ Marzo sarà mese mobilitazioni: sciopero anche l'11 marzo

Indetto Usb, Cobas, Snater, Unicobas:iniziative pure 8, 12, 25/3

Sale la protesta di sindacati e associazioni della scuola contro la politica del Governo: alla già lunga lista di mobilitazioni, oggi si è aggiunto un ulteriore sciopero. Ad indirlo, per l'intera giornata di venerdì 11 marzo, sono i sindacati di base e autonomi Usb, Slai Cobas, Snater, Unicobas: "donne e uomini a migliaia - si legge in una nota congiunta - attraverseranno Roma in corteo, portando la rabbia e le preoccupazioni crescenti del mondo del lavoro più o meno garantito" Tra le motivazioni della protesta ci sono anche "la difesa della scuola, dell'università, della ricerca pubblica, contro la riforma Gelmini e per il diritto al sapere: è la stessa - aggiungono le sigle - che abbiamo visto esprimersi in questi mesi è lo stesso protagonismo degli studenti, dei precari, dei migranti, delle donne". In una nota l'Unione sindacale di base sostiene, inoltre, che "il presidente del Consiglio e il ministro Gelmini hanno esplicitato cosa pensano della scuola pubblica, di cui sono i diretti responsabili: una scuola che a loro avviso 'non educa', 'non inculca' i valori della famiglia, la quale deve avere la possibilità di scegliere la scuola privata. Ma la famiglia a cui fanno riferimento, quella che intende 'inculcare' principi e non educare alla libera scelta, vede già garantita questa possibilità. Infatti tutti i governi, di tutti i colori, hanno assicurato finanziamenti diretti e indiretti alle scuole private per almeno 1 miliardo l'anno". Per il mondo della scuola, marzo si preannuncia un mese particolarmente ricco di mobilitazioni: si parte l'8 con lo sciopero di Sisa e Usi; l'11 tocca a Usb, Slai Cobas, Snater, Unicobas; il giorno dopo sarà la volta della manifestazione in difesa della Costituzione, promossa dall'associazione Articolo 21 e a cui parteciperanno partiti politici, sindacati e studenti; si chiude il 25 marzo è la giornata individuata dalla Flc-Cgil per far protestare tutto il settore della conoscenza: scuola, università e ricerca.