WALL STREET ITALIA 30.4.09
 
Le differenze fra Unicobas e Gilda
 
Scuola/ Gilda al premier e Brunetta: sì a contratto prof separato
di Apcom

Ruolo istituzionale diverso da Ata. Ma altri sindacati dicono no

Roma, 30 apr. (Apcom) - La Gilda degli insegnanti continua la sua battaglia per istituire un'area di contrattazione separata per i docenti rispetto al personale amministrativo, tecnico ed ausiliario che opera nella scuola: traendo spunto dal riordino dei comparti per la contrattazione sindacale, al quale sta lavorando il governo, Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda, ha oggi espresso questa esigenza attraverso una lettera inviata al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e al ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta. Per dimostrare la necessità di un intervento da parte del governo, il leader della Gilda sottolinea la necessità del "riconoscimento del ruolo istituzionale degli insegnanti" attraverso un'area contrattuale separata: una soluzione che Di Meglio ritiene anche "fondamentale per valorizzare l'istruzione e renderla realmente volano della ripresa economica, culturale e civile del nostro Paese. E che indicherebbe diritti e doveri inequivocabili consentendo di richiedere assunzioni di responsabilità precise" Il sindacalista ricorda anche, riferendosi al sondaggio commissionato di recente dalla stessa Gilda alla Swg sui problemi della categoria, che "questo tipo di area è già stata concessa a molte categorie professionali, come per esempio i medici, e non comporterebbe alcun aggravio di spesa. C'è poi da considerare "che il 63% dei docenti italiani è favorevole a questa proposta". La Gilda degli Insegnanti, che da diversi anni si è impegnata nella richiesta di separazione del contratto dei docenti da quello degli Ata, ricorda che su questo tema "con la sentenza 322/2005" si è chiaramente "espressa anche la Corte costituzionale, sancendo la specificità della funzione docente". "Ci auguriamo - conclude Di Meglio - che il Governo non trascuri l'importanza di questa svolta e che si impegni per raggiungere questo obiettivo, rinnovando il mandato sociale degli insegnanti". Ma non tutti i sindacati sono d'accordo sui contenuto della proposta della Gilda.
La scorsa settimana, ad esempio, è stato presentato a Roma un disegno di legge, sostenuto da Idv, Unicobas e Altrascuola, che vorrebbe introdurre nella scuola un contratto non più di tipo impiegatizio ma che dia la possibilità di valorizzare l'impegno del personale docente ed Ata: senza però scindere le due figure. Secondo Stefano d'Errico, leader Unicobas, "il personale non docente ha importanti responsabilità civili e penali, basti pensare ai collaboratori scolastici, al pari dei docenti. Da sempre è di supporto fattivo alla realizzazione della didattica: sarebbe assurdo svincolarli in un contratto diverso da quello dei docenti. Il problema semmai è quello che non ci sono i soldi per valorizzare il personale: ma allora perchè - si chiede d'Errico - il personale di università, magistratura e forze dell'ordine ha un contratto non impiegatizio e ben remunerato?".